mercoledì 19 dicembre 2018

CIMA CASTELCUCCO E COR (06/11/2018)

CIMA CASTELCUCCO E COR (06/11/2018)
- Regione: Veneto, Verona
- Gruppo: Prealpi Bresciane, Gruppo Baldo. 
- Elevazione: 1180m slm (Castelcucco)
- Tipologia: Giro ad anello con conquista delle cime 
- Itinerario: Da villaggio Monte Cucco per strade forestali, poi traccia e infine sentiero libero alla cima del Castelcucco, poi per forestale e tracce di sentiero militare a quella del Cor con rientro per forestale e breve tratto di provinciale.
- Percorso: Sentiero segnato, traccia non sempre segnata.
- Percorrenza: circa 3h senza soste
- Dislivello: circa 300m 
- Difficoltà: EE
- Libro di vetta: No
- Croce di vetta: No
- Flora e fauna intravisti degni di nota: Daini
- Densità escursionistica: nessuno
- Punti d'appoggio: nessuno
- Note: Giro ad anello su due picchi desolati del Baldo orientale. Percorso pressoché in aree boschive con interessanti visioni su ex aree belliche lasciate intatte dai tempi della grande guerra.

Oggi come nell’ultima settimana sono previste piogge, il maltempo la fa da padrone in tutto il Nord Italia. Però non voglio rimanere a casa e controllando qui vicino da me noto che ci sono due picchi ancora che non ho visitato nella zona del Baldo.

Non trovo praticamente nulla su Internet e nemmeno il GPS mi da la possibilità cioè che portino alle vette di queste due piccole alture ma non mi scoraggio. Lascio la macchina nei pressi del piccolo villaggio di Montecucco nelle vicinanze di Ferrara di Monte Baldo all’altezza di un curvone dove parte un sentiero forestale che porta ad un pascolo a circa 50 m dalla vetta del primo obiettivo. Arrivo sul sentiero ad una curva piuttosto larga e decido di iniziare una salita per gli ultimi 50m cercando tracce di sentiero. Intercetto un sentiero che porta al famoso pascolo dopo aver fatto parecchi metri di percorso libero. Il maltempo e i numerosi alberi caduti non aiutano ma con un po’ di buona volontà e di dimestichezza riesco a raggiungere la sommità del Castelcucco. Sulla cima oltre che a un vecchio cartello della forestale e tanta vegetazionf trovo un cubo di cemento con conficcato dentro i resti di un palo metallico che poteva essere una croce di vetta. Tempo per una foto e mi ributtò sul sentiero che portava al pascolo evitando i danni del maltempo riesco a raggiungere grazie a questa traccia di sentiero la forestale nei pressi di dove l’avevo attaccata poco prima per salire. Questa volta viaggio nel senso opposto in direzione del monte Cor. Sego la forestale fino all’intersezione con il sentiero che 76 che porta al capitello dell’orsa. Scavalcò il sentiero e prosegua per la cresta del mio secondo obiettivo, il percorso è libera ma noto a terra che c’è qualcosa di calpestato anche se la devastazione del maltempo la fa da padrona. Proseguo ed inizio ad annotare su degli alberi dei segni rossi il che mi rincuora. La fatica non è mai tanta ma la difficoltà nel districarsi da arbusti caduti, terreno molle e orientamento sicuramente non è per novellini. Arrivo finalmente alla desolata cima del monte Cor dove è presente un antici presidio bellico con bellissima vista sulla Val d’Adige sul Corno d’Aquilio. In tutta l’area è possibile vedere altri ricoveri e trincee praticamente sepolti dal tempo. Rientro dalla stessa via e poi dalla forestale e mi collego alla provinciale che in circa mezz’ora mi porta alla macchina.

CIMA GRANDE CIR E PICCOLO CIR (17/09/2018)

CIMA GRANDE CIR E PICCOLO CIR (17/09/2018)
- Regione: Trentino Alto Adige, Bolzano
- Gruppo: P Dolomiti Orientali, Gruppo Cir 
- Elevazione: 2592m slm
- Tipologia: Giro ad anello con conquista delle cime 
- Itinerario: Da passo Gardena per Alta Via n.2 e poi per sent 12A infine per traccia alle cime riscendendo per l’alta via n.2
- Percorso: Sentiero segnato, traccia segnata
- Percorrenza: circa 4h senza soste
- Dislivello: 700m
- Difficoltà: EEA
- Libro di vetta: Si (solo Grande Cir)
- Croce di vetta: Si
- Flora e fauna intravisti degni di nota: Gracchi alpini
- Densità escursionistica: circa una ventina di persone sulle ferrate
- Punti d'appoggio: Molti a passo Gardena
- Note: Giro degno di nota in un bellissimo ma poco conosciuto gruppo dolomitico ricco di roccia solida e piena di Pinnacoli. Il giro occupa mezza giornata o qualcosa in piu, la ferrata al grande Cir è piuttosto elementare, non banalissimi i passaggi su roccia, quella al piccolo Cir invece è molto aerea ed esposta e richiede una discreta tecnica.


Partiti prestissimo in tre da Verona arriviamo alle 8:45 al passo dove dopo un pessimo caffè in circa mezzora per l’AV2 e per il sent.12 arriviamo al vallone che ripidissimo in 5 minuti porta all’attacco del Piccolo Cir. La prima parte ha tratti di II e poi parte la ferrata con tratti interessanti e molto aerei. La ferrata si conclude sull’esile cima. Tempo per due foto con alle spalle la piccola croce e via per il vallone (attrezzato) in discesa. Arriviamo alla traccia di collegamento con il Piz da Cir o grande Cir. La salita risale il vallone che lo divide dal reato dal gruppo con passaggi di I, parte poi la semplice ferrata che alterna tratti di I e che in 40 minuti porta alla croce di vetta. Discesa per la stessa via e birra, canederli e speck al Jimmy Hutte.