domenica 26 settembre 2021

CIMA PRESENA E MONTICELLO SUPERIORE (26/09/21)

CIMA PRESENA E MONTICELLO SUPERIORE (26/09/21)

Regione: Lombardia, Brescia

Gruppo: Gruppo Adamello, sottogruppo Presena 

Elevazione: 3061 slm

Tipologia: Conquista della cima e rientro 

Itinerario: Dal Passo del Tonale e rientro

Percorso: sentiero segnato e traccia non segnata.

Percorrenza: circa 2h

Dislivello: 100m circa

Difficoltà: EE

Libro di vetta: No

Croce di vetta: Si (Presena

Flora e fauna intravisti degni di nota: nulla

Densità escursionistica: nessuno

Punti dappoggio: Rif.Passo Paradiso, Capanna Presena, Bar Presena Paradise.

Note: Bella vetta sulla Val di Sole facilmente raggiungibile grazie agli impianti di risalita. Da non sottovalutare gli ultimi 60m di ascesa.


Anche qui, due vette inaspettate. Weekend di coppia a Vermiglio nello Chalet Al Foss con splendida vista sul Presanella. La domenica piovisa mi decido a raggiungere il Passo del Tonale a pochi KM senza ambizioni escursionistiche in quanto la donna aveva dimenticato le scarpe da montagna e con le sole stansmith potevamo andare solo a baite.

Mi incuriosisco passando dallo Skilifits del ghiacciaio del Presena vedendo che sale fino a quasi in punta e che il tempo iniziava un po di tregua. Mi informo, si sale fino a 3000m e, fin li le stansmith non sono pericolose. Risaliamo quindi il primo troncone nell’ultimo giorno della stagione estiva e al passo Paradiso ci guardiamo attorno. Laghi da sbarramento morenico e di fronte a noi lo sputo che rimane del ghiacciai Presena, ormai all’osso. Optiamo per salire in un 15 minuti il Monticello Superiore, una cimetta che sopra ha un antennone e un bell’osservatorio. Il sentiero è ben tracciato e segnato su detriti morenici. Arriviamo in vetta, due foto e scendiamo in vista del secondo troncone. A metà salita sostiamo per il timbro rifugio alla Capanna Presena, bellissimo rifugio ai piedi dei resti del ghiacciaio, rimodernizzato con spa ed igloo per catturare merenderos impazziti. La gestrice ci illustra l’albergo vuoto mentre io miro sempre alla vetta del Presena sconsolato e con le solo scarpe da trail. Gli chiedo, non avendo preparato la salita con le solite info, se po fa? Noooo, ci vogliono i ramponi che ha nevicato sulla cima rocciosa e poi ci vuole un oretta e mezza buona a scendere e salire. Io mi guardo in giro, riguardo la cima e vedo una cresta pulita e un piccolo tratto, ma ascolto l’esperta del posto. Riprendo l’ultimo troncone, arriviamo a 3000m secchi e riosservo la vetta, chiedo alla barista del rifugetto/bar della funivia e mi dice dopo che le chiedo come salire, Vedi te, sono le 15:05 e alle 16 chiude la funivia… Ci vuole almeno un’ora andata e ritorno in velocità. Io riguardo la vetta, guardo la morosa, guardo la via normale un po innevata e decido di salirla un po e poi di deviare a destra rispetto alla cima. 18 minuti la salita e 9 la discesa, e mi conoscete, non sono una lepre.

Nonostante l’enorme aiuto dellp skifilit, vista la giornata non prevista, uggiosa e le controindicazioni, in vetta mi sento felice come un bimbo.

Gli ultimi metri alla croce hanno 5m di terzo grado ma la vetta e sgombra da neve e il vibram fa il suo sporco lavoro. Scendo disarrampicando il trattino e poi grazie alle impronte su neve e a qualche ometto costruito in velocità… Sono nuovamente al bar e ridiscendo i due tronconi in tutta serenità.

giovedì 16 settembre 2021

CIMA MALERA (16/09/21)

 CIMA MALERA (16/09/21)

Regione: Veneto, Verona

Gruppo: Prealpi Venete, Altipiano lessino 

Elevazione: 1759m slm

Tipologia: Conquista della cima e rientro 

Itinerario: Da Malga San Giorgio per carozzabile 250 fino a Malga Malera e poi per intuizione alla vetta.

Percorso: sentiero segnato e traccia non segnata.

Percorrenza: circa 1 ora e mezza a/r

Dislivello: 300 circa

Difficoltà: EE

Libro di vetta: No

Croce di vetta: No

Flora e fauna intravisti degni di nota: marmotte e lepri

Densità escursionistica: nessuno

Punti dappoggio: Malga Malera.

Note: Cima lessina di scarso interesse, principalmente conosciuta per l’omonima malga e l’omonimo passo.


Una prima che non mi aspettavo. Il giorno prima era andato a farmi due passi sul corno d’Aquilio per mantenermi in forma e oggi, sapendo di un po’ di pioggerella, avendo il pomeriggio libero mi sono ripromesso di fare un giro per i rifugi della Lessinia, almeno quelli aperti visto il periodo, per completare i timbri del mio passaporto delle Dolomiti.

Parto quindi da San Giorgio con l’obiettivo di raggiungere malga Malera, poi rivelatasi chiusa. Sotto la sommità dell’omonima cima, controllo GPS e noto che poco più in su, vi è un costone con una maggiore sommità di circa 50 m.

Mi faccio due conti e mi dico cavolo, sono salito almeno una decina di volte su Castel Malera e non mi sono mai reso conto che poco più in su c’è un punto più alto. Controllo su Compass e comprendo che Castel Malera è l’antecima di Cima Malera. Risalgo quindi prima Castel Malera (ometto poco prima della sommità) e poi per cresta in mezzo a brulli paesaggi cima Malera. Ad attendermi una sommità deserta, una roccia spunta dalle terre erbose proprio sul punto più alto.foto di rito e scendo per un canale che mi porta a poco più indietro della malga. Ripercorro il sentiero 250 a ritroso fino a malga San Giorgio.