sabato 12 gennaio 2019

CIMA STOTZE, BELLOCCA, SABBIONARA E PURGA (06/06/2018)

CIMA STOTZE, BELLOCCA, SABBIONARA E PURGA (06/06/2018)
- Regione: Veneto, Verona
- Gruppo: Prealpi Venete, Altopiano della Lessinia 
- Elevazione: 1257m slm
- Tipologia: Giro anello con conquista delle cime 
- Itinerario: Da Velo per strade, tracce di sentiero e percorso libero.
- Percorso: Sentiero segnato, traccia non sempre segnata
- Percorrenza: circa 3h senza soste
- Dislivello: 400m
- Difficoltà: T
- Libro di vetta: No
- Croce di vetta: Si (Stotze e Sabbionara)
- Flora e fauna intravisti degni di nota: Nulla
- Densità escursionistica: Un gruppetto di pensionati
- Punti d'appoggio: Rifugio Lausen, ristoranti e trattorie a Velo
- Note: Giro ad anello per le cime pratose di Velo Veronese.


Parto dal centro di Velo avviandomi prima su strada asfalta e poi per traccia verso la visibile croce di pietra dello Stotze, sommità esattamente sopra il paese. La traccia è intuibile e senza difficoltà, scavalcando qualche reticolato, arrivo alla brulla cima. Da li noto una croce di una collinotta che non conoscevo e che scopro esser il monte Sabbionara grazie al web, cosi, lo metto in cantiere per dopo e inizio la mia “pedalata” verso il monte Purga riscendendo verao il paese e risalendo la via del cimitero dove parte il sentiero che sale in circa mezzora alla chiesetta che si eregge sulla sommità del monte. Due foto e in discesa attraverso prati e colline seguo l’enorme croce della Sabbionara che raggiungo in circa 40 minuti senza difficoltà per poi riscendere al parcheggio attraversando un paio di contrade. Prendo la macchina e mi sposto in direzione conca dei Parpari parcheggiando direttamente sotto l’area sciistica, da lì la salita è elementare senza traccia e si fa in circa 15 minuti; Arrivati sulla brulla cima, me ne scendo e li prendo la macchina per tornare a casa.

CRODA DEL BECCO (18/19/08/2018)

CRODA DEL BECCO (18/19/08/2018)
- Regione: Trentino Alto Adige, Bolzano
- Gruppo: Dolomiti, Dolomiti di Braies. 
- Elevazione: 2810m slm
- Tipologia: Giro ad anello con conquista della cima 
- Itinerario: Dal lago di Braies dal set.19, poi 23, poi alta via n.1 e traccia alla cime e discesa per AV1 fino al lago.
- Percorso: Sentiero segnato, traccia segnata.
- Percorrenza: circa 9h senza soste
- Dislivello: 1800m
- Difficoltà: EEA
- Libro di vetta: Si
- Croce di vetta: Si
- Flora e fauna intravisti degni di nota: Nulla
- Densità escursionistica: Altissima in zona lago, una decina gli alpinisti in vetta.
- Punti d'appoggio: Rifugio Biella
- Note: Supergiro con bivacco in vetta sulla cima per eccellenza delle Dolomiti di Braies in un giro ad anello che circumnaviga il massiccio principale del sottogruppo.


Partiamo (io, Andrea e Mauro) supercarichi dall’affollato lago di Braies direzione sud est opposta alla via normale. La Croda strapiomba sul lago riflettendosi in tutta la sua maestosità. Tappa ad una malga per il pranzo e il maltempo, che x quel weekend assedia tutto l’arco alpino, arriva con una bella sguazzata, ma noi temerari partiamo sotto la pioggia con i nostri zainoni in direzione del ripido vajo che porta alla prima forcella (Riciogion) del nostro itinierario. L’ambiente da boscoso diventa alpino e il percorso a cerchio porta al rifugio Biello, roccaforte ai piedi della croda. Il tramonto si avvicina e il ritardo accumulato dai soliti imprevisti la fa da padrone. Decidiamo di salire consapevoli che la via piu tecnica è proprio quella che ci aspetta. Ci sono passaggi di I in zone friabili e due tratti attrezzati banali. Il buio sopraggiunge e non vediamo la vetta anche se il gps ci dice che è vicina. Optiamo per una cengetta dove bivaccare e goderci la cima all’alba. Sacchi a pelo e lanterno e un cielo che dopo un’altra breve sguazzata ci regala una via lattea meravigliosa. Sensazioni ed emozioni uniche dormire sotto un cielo stellato, l’orizzonte bordato di arancione che disegna le cime e circondati da temporali. Mauro per la stanchezza e io per le birre prendiamo sonno mentre Andrea si gode tutta la notte lo spettacolo sopra le nostre teste. La mattina albeggia e vediamo la croce di vetta a vent minuti da noi. Partiamo, davanti a noi alcuni austriaci che la sera prima avevano rinunciato alla salita. Alla cima si arriva senza difficoltà e lo spettacolo è impagabile. Scendiamo al rifugio dove colazioniamo e poi al lago per la via normale con una folla di gente in salita. Una volta nella vita, provate a bivaccare in vetta, non ve ne pentirete.