mercoledì 1 gennaio 2020

CIMA ROSETTA (31/12/2019)

CIMA ROSETTA (31/12/2019)
Regione: Trentino Alto Adige, Trento
Gruppo: Dolomiti, gruppo Pale di San Martino. 
Elevazione: 2742m slm
Tipologia: Conquista della cima and back
Itinerario: Da Rifugio Pedrotti per traccia alla cima.
Percorso: Traccia segnata
Percorrenza: circa 40 min (ambiente innevato)
Dislivello: 300m circa
Difficoltà: E (EE in invernale
Libro di vetta: Si
Croce di vetta: Si 
Flora e fauna intravisti degni di nota: Nulla
Densità escursionistica: 4 escursionisti
Punti d'appoggio: Rifugio Rosetta
Note: Cima molto semplice se si utilizza l’impianto di risalita e si sale diretti. Dal rifugio la salita si allunga e in ambiente invernale sono molto utili i ramponi e picca.

Capodanno al Rosetta e si approfitta per goderci l’ultimo tramonto dell’anno da 2700m. Se si parte da San Martino la salita ha un sapore diverso, in inverno è molto ostica. Da monte della cabinovia si segue la traccia che in venti minuti porta alla cima. Panorama grandioso su Lagorai davanti e su Civetta, Antelao, Cristallo e tre cime. Rientro dalla stessa via.

CIMA PIZZO BADILE CAMUNO (12/09/2019)

CIMA PIZZO BADILE CAMUNO (12/09/2019)
Regione: Lombardia, Brescia
Gruppo: Alpi Occidentali, Gruppo Adamello 
Elevazione: 2435m slm
Tipologia: Conquista della cima and back
Itinerario: Dal rifugio Volano si segue la traccia al Pizzo ben segnata fino all’attacco della ferrata, dove poi si prosegue fino alla cima seguendo il cavo di ferro; rientro per la stessa via.
Percorso: Traccia segnata
Percorrenza: circa 7h totali
Dislivello: 1200m
Difficoltà: EEA A I
Libro di vetta: No
Croce di vetta: Si 
Flora e fauna intravisti degni di nota: Uno scoiattolino nel bosco
Densità escursionistica: Circa 10 persone
Punti dappoggio: Rifugio Volano De Marie
Note: Giro interessante in zone poco battute dell’Adamello; l’avvicinamento è lungo, fatico e non banale, la ferrata, esclusa l’esposizione è piuttosto banale a livello tecnico.

Partiamo in tre del team Onlyadventure (io, Andrew e Gerry) da fin dove si riesce ad arrivare col suv di Gerry e poi ci facciamo 200 ripidissimi metri fino al delizioso rifugio Volano. Cerchiamo il rifugista per un caffe ma un cartello ci dice che è andato a funghi, quindi rimandiamo i piaceri a dopo visto che la cima è lontana e iniziamo il sentiero piuttosto ripido in un bellissimo paesaggio tra ruscelli e prati verdi. Il percorso inizia a farsi insidioso come le relazioni lo descrivono e la spolverata di neve di 5 giorni prima non aiuta sui numerosi passaggi di I su lastroni piuttosto lisci. La parte piu massacrante del sentiero è proprio questa, i tratti attrezzati sono minimali e vecchiotti e il piu delle volte ci si arrangia con ramine radici. Dopo piu di due ore termina il bosco e si arriva in breve ad una situazione piu rocciosa. Un bellissimo bivacco (Della Fasa) ci fa respirare e iniziamo a mettere l’imbrago; siamo sotto la parete e sono celebri le cadute di sassi da sopra. Percorriamo in orizzontale una cengia attrezzata fino all’attacco dove poi per 200m risaliamo l’insenatura che divide la parete est dalla cresta nord.
Termina la via e in cinque minuti raggiungiamo prima l’ex croce, poi la madonnina e infine il punto piu alto dove c’e una piccola croce. Sosta, pranzo e si riscende. Il rientro, soprattutto sui lastroni, è massacrante per le ginocchia. Non manca qualche scivolone ma alla fine arriviamo al rifugio dove festeggiamo con birra, torte e salumi.