mercoledì 1 febbraio 2017

651 CRESTE DEL BALDO (15/01/2017) {fallito}


651 CRESTE DEL BALDO (15/01/2017) {fallito}
Regione: Veneto, Verona
Gruppo: Prealpi Lombarde, Gruppo Baldo
Elevazione: 2218m slm
Tipologia: conquista delle cime and back
Itinerario: da Malcesine (VR) salita con funivia fino a Tratto Spino per poi arrivare a Cima Telegrafo toccando le cime piu importanti del massiccio
Percorso: Sentiero segnato, traccia segnata
Percorrenza: 6,5h totali con soste
Dislivello: circa 500m
Difficoltà: EE
Libro di vetta: Si (solo su Valdritta)
Croce di vetta: si (su Telegrafo, Valdritta e Pozzette).
Flora e fauna intravisti degni di nota: Nulla
Densità escursionistica: solo una ventina di persone a Tratto Spino in passeggiata.
Punti d'appoggio: Ristorante Monte Baldo (funivia) e Rif. Telegrafo (aperto solo il locale invernale). 
Note: Contrassegnato come il sentiero più bello del Baldo, il 651 parte dal passo di Tratto Spino e tocca con sali e scendi continui in ordine Cima Pozzette, Cima del Longino con leggera deviazione, Cima Val Finestra, Cima Valdritta con deviazione segnata, Punta Pettorina con deviazione e Cima Telegrafo; rimangon  fuori le piu basse Cima Costabella e Vetta delle Buse, appartenenti al percorso 658; il sentiero ha panorami mozzafiato sulle Dolomiti, le Piccole Dolomiti, la pianura Padana e ovviamente il lago di Garda.

Purtroppo ogni tanto bisogna dar ragione alla montagna, era una decina di giorni che mi doveva far pagare qualcosa; all'Epifania mi è saltata l'ascesa nelle piccole Dolomiti per motivi personali, 4 giorni dopo il maltempo si è ripetuto con forti nevicate ed infine oggi, con un tempo discreto ho dovuto fare i conti con la neve e con il vento, oltre che col freddo.
L'escursione, fattibile dai più, era partita con un quartetto composto da me, Vito (che avete gia conosciuto sul Piz Galin e buon arrampicatore indoor), la mia consorte e la sua collega (buona runnergirl con passione per l'altitudine); si aggiunge causa compleanno il suocero (buon escursionista) e la compagna con un paio di amici (trio piu da rifugio che da pedalate) e la situazione si fa gia più sinistra.
Vito tira pacco 7 ore prima del ritrovo per problemi fisici; la mattina arriviamo a Malcesine con 40 minuti di ritardo per problemi al secondo quartetto; il freddo (- 2 lacustre) fa gia partire le prime lamentele che mi fanno ricordare perchè il 90% delle mie ascese sono in solitaria.
La funivia che porta prima a San Michele e poi a Tratto Spino, start del nostro itinerario, parte ogni venti minuti essendo bassa stagione, saliamo a TS, improvvisiamo un mini party di compleanno al suocero in alta quota (1760m) e poi a forza di sbuffi da parte mia si parte; i tre aggiunti non se la sentono per il meteo, il suocero segue gli amici anche se vorrebbe tentare l'impresa con figlia, amica e testadicapra del genero; rimaniamo in tre; il CNSAS ci dice vento forza 48/52 km/h e -19 gradi percepiti (-16 il termometro), aggiunge che se andiamo, probabilmente ci si vede dopo poco per un soccorso (alla faccia del buon augurio).
Non mi scoraggio, il sentiero è bianco, non ce traccia se non nascosta dalla neve su qualche roccia, neve a 7cm quindi meglio i ramponi che solo io ho, il vento taglia come una Hattori Hanzo e ci teniamo a fatica in piedi sul primo crinale per la forza del vento, mani congelate per le due signore, niente, io me la rischierei per vedere se dietro la prima cresta ci sia un po di quiete e tentare l'abbordaggio a Pozzette e Longino che sono assenti sul curriculum, ma per tanto abbia due buone escursioniste a presso, non me la sento di fargli fare 6h a pressioni di carattere troppo elevato per la loro esperienza montana.
Ripiego e torno a Tratto Spino spingendomi fino a bocca di Navene  per due foto; il clima è gelido nonostante il buon abbigliamento di tutti e tre, rientriamo al rifugio dove ci attendono gli altri quattro, zuppa e discesa per metà in funivia e per metà su sentiero; si ritenta a primavera.

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