lunedì 27 novembre 2017

CIMA BELLA LAITA, CUARO, CIMON SOGLIO ROSSO, FORNI BASSI, FORNI ALTI, OSSERVATORIO (29/07/2017)


CIMA BELLA LAITA, CUARO, CIMON SOGLIO ROSSO, FORNI BASSI, FORNI ALTI, OSSERVATORIO (29/07/2017)
- Regione: Veneto, Vicenza
- Gruppo: Piccole Dolomiti, massiccio del Pasubio
- Elevazione: 2040m slm (cimon Soglio Rosso
- Tipologia: percorso ad anello con conquista delle cime.
- Itinerario: da Bocchetta Campiglia s'imbocca il sentiero per la Ferrata Falcipieri con esile traccia fino all'attacco, poi si segueno ad alternarsi i sentieri 366 e 367 fino al rifugio Papa e poi per 370 fino a Bocchetta Campiglia 
- Percorso: Sentiero segnato
- Percorrenza: 8h
- Dislivello: 1300m
- Difficoltà: EEA
- Libro di vetta: no
- Croce di vetta: si (Forni Bassi e Forni Alti
- Flora e fauna intravisti degni di nota: No
- Densità escursionistica: sulla ferrata 7 persone, sulle gallerie e gli Scarubbi centinaia di persone.
- Punti d'appoggio: Rifugio Papa
- Note: Lunga ferrata che attraversa dall'alto in cresta tutta la strada delle 52 gallerie, occorre ottimo allenamento, passo fermo (alcuni tratti non attrezzati sono molto esposti) e assenza di vertigini.

Parto verso le 9:00 da Bocchetta Campiglia tra miriadi di merenderos in direzione 52 gallerie ma li schivo subito attaccando il sentiero a destra nel bosco dove sono presenti sia i segnavia che i cartelli del sentiero attrezzato. La traccia nel bosco tende a perdersi e dopo un po mi trovo sperso nel bosco ma  con il gps riesco a risalire faticosamente sul sentiero al primo tratto attrezzato dove mi equipaggio. Me la prendo con la dovuta calma (passa il solito trail in tutta furia e senza protezioni che manco saluta) e inizio ad affrontare i primi camini attrezzati tra cui il celebre scalone di 40m su parete verticale (nulla di che senza vertigini, ci sono parti non attrezzate in seguito molto piu frizzanti). La prima parte di salita, che avviene quasi tutta in cresta, è molto faticosa e le nubi in cui sono immerso non aiutano. Arrivo a Cina Bella Laita dopo piu di due ore e poco dopo a cima Cuaro. Si prosegue sempre sul crinale con sotto le voci dei merenderos, ignari di esser "osservati" dall'alto fino a cima Forni Bassi (una vetta assestante non segnata sui piu gps, Kompass e non inserita nella ferrata, ma che uno dei gestori del rifugio ha detto chiamarsi così, noterete che è l'unica cima senza cartello di sommità della ferrata) dove si erge un caratteristica croce di legno e dove si scende in un tratto leggermente franato (pure un fittone della ferrata è saltato al momento della relazione, ma nulla di indispensabile). Sali e scendi si arriva alla vetta piu conosciuta delle sei, La Forni Alti, dove pranzo e mi riposo un po dallo sfiancante percorso. Raggiungo infine dopo un paio di agganci alla strada delle gallerie,  con un esile traccia (le due cime successive non le concludono in molti pare) Cimon del Soglio Rosso (massima elevazione) e poco dopo Cima dell'Osservatorio con postazione bellica sulla sommità. Scendo poi per traccia su sfasciumi fino al rifugio Papa immerso in una foschia bianchissima dove mi gusto una birra e una crostata. Rientro per la noiosa strada degli Scarubbi in 2 orette con tappa per recupero formaggi a malga Campiglia.

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