sabato 20 agosto 2016

CIMA CORNO D'AQUILIO (19/07/16)

    

CIMA CORNO D'AQUILIO (19/07/16)

- Regione: Veneto, Verona
- Gruppo: Prealpi - Prealpi Venete - Gruppo Monti Lessini
- Elevazione: 1545m slm
- Tipologia: Percorso a/r con conquista della cima
- Itinerario: da C.da Tommasi dopo Fosse (VR) seguendo il 240-E7
- Percorso: Sentiero segnato
- Percorrenza: 3h totali compresi 20' di sosta e le visite al Ciambellino e alla Spluga della Preta.
- Dislivello: 416m (832m totali)
- Difficoltà: T
- Libro di vetta: No
- Croce di vetta: si
- Flora e fauna intravisti degni di nota: nulla
- Densità escursionistica: All'andata una coppia alla grotta del Ciambellino, al ritorno 4 escursionisti.
- Punti d'appoggio: Malga alla Spluga (oltre che formaggi ha disponibilità di panini e bibite)
- Note: Giro semplice d'allenamento senza troppe difficoltà, interessante la visita sia alla grotta del Ciambellino che alla Spluga della Preta attraversando letteralmente mandrie di bovini. Sul web puó essere che venga segnalato il libro di vetta (forse un errore di copia/incolla) ma non è presente, facile confondersi di fronte alla croce con un vano in ferro che alla fine si rivela un posacenere.

Percorso naturalistico di facile percorrenza. Si arriva a Fosse dopo il comune veronese di Sant'Anna d'Alfaedo salendo si seguono le indicazioni per il Corno d'Aquilio fino a C.da Tommasi dove ce uno parcheggiato sterrato dove lasciare il mezzo. Li partono i percorsi per il corno ma io opto per il piu ripido 240 (percorso Dantesco) e seguo la strada asfaltata per altri 500m, dopodichè all'altezza di un grosso masso parte il bivio col sentiero 240-E7; si sale subito in un fresco faggeto con tornanti abbastanza ripidi per circa 40/50 minuti (ci sono alcune panchine lungo la strada), si arriva alla lonza, un tronco d'albero addobbato a mostro a ricordare il percorso dantesco, si prosegue risalendo la mulattiera fino all'incrocio con una malga e un grosso pascolo dove è visibile un piccolo boschetto dove si nasconda (non ci sono indicazioni SAT) la grotta del Ciambellino, all'interno la temperatura scende piacevolmente di 15° e trovo una tenda montata ma senza padrone all'interno; faccio dietrofront e giro attorno alla grotta in direzione della chiesetta degli speleologi, da li verso destra si intravede la Spluga della Preta che merita una visita anche se le protezioni non danno idea dell'abisso che nasconde. Supero la Spluga e la relativa malga (punto di ristoro in estate) e rientro in 5 minuti sul 240 che mi porta in venti minuti in cima al Corno. Fate attenzione ai molti reticolati elettrificati. In cima dopo la foto di rito con la croce di vetta mi gusto il mio pranzo con vista mozzafiato sulla val d'Adige e il Baldo, un po di foschia e le tante mosche mi fanno levare le tende in fretta e opto per rientrare per il 240 (inizialmente volevo fare l'anello ma vista la calura opto per il fresco bosco del sentiero d'andata) che mi porta all'auto in 50 minuti senza soste.

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