domenica 14 agosto 2016

CIMA LEVANTE (14/07/16)


CIMA LEVANTE (14/07/16)
Regione: Trentino Alto Adige, Trento
Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Prealpi Venete - Gruppo Piccole Dolomiti
Elevazione: 2020m slm
Itinerario: da Maso Miquei (Tn) 108,114 e 115 and back con deviazione sull'ascesa alla vetta.
Percorso: Sentiero segnato (sulla deviazione solo sentiero tracciato)
Percorrenza: circa 7h totali (compresa 1h di pausa)
Dislivello: 1155m (tot.2310)
Difficoltà: EE
Libro di vetta: si (firmato)
Croce di vetta: si
Flora e fauna intravisti degni di nota: stelle alpine in vetta in notevole quantità, un grosso camoscio nel bosco all'altezza dei ruderi Casarino.
Densità escursionistica: un solo escursionista incrociato praticamente arrivato alla fine del mio percorso.
Punti d'appoggio: la capanna Sinel (fuori percorso per 20', chiusa con chiavi disponibili al SAT di Ala).
Note: Da fare in estate per godersi la fioritura delle stelle alpine, il percorso prettamente boscoso da sollievo dalla calura. Grande panorama sul Carega.

Vidi questa cima, solitaria e soleggiata, mentre raggiungevo cima Carega..e mi dissi, quella deve essere una delle prossime conquiste, prima al Fraccaroli, sulla cartina del massiccio individuai il nome e poi su internet ne venni affascinato dal suo essere selvaggia, dimenticata, difficile da raggiungere nonostante la modesta elevazione.
Guardando online vedo che i percorsi sono pochi e..o dislivelli enormi o impossibili da raggiungere in auto, inoltre non ci sono punti d'appoggio segnalato (rifugi, bivacchi) per soste e rifornimenti. Opto per il 108, parto quindi da Maso Michei (sopra Ronchi di Ala), parcheggiando di fronte al curioso "parco degli gnomi di Maso Michei seguendo sempre le indicazioni per la capanna Sinel, la strada dopo poco diventa sterrata raggiungendo una fonte e alcune panchine di presumibile fattura del CAI, lo sterrato va avanti per una mezzora fino ad un pilastro spaccato in cemento con cartello segnaletico (1000m slm), poi diventa sentiero abbastanza segnato. Per alcuni km non si trovano segnavia verticali fino allo svincolo con malga Penaz, dove è possibile visionare i vicini ruderi di questa costruzione abbandonata dal 1950. Il percorso prende la sinistra e incrocia un ridere ristrutturato a Bivacco chiamato "La vasca", punto d'appoggio in caso di maltempo con quaderno di firma posto in bacheca). Poco piu in su troviamo i ruderi Casarino e l'omonimo segnavia, si prosegue a destra in direzione Capanna Sinel sempre sul 108. A breve trovo un punto panoramico con tavolo dove mi gusto una mezzora di sosta con una vista mozzafiato. Giro due tornanti ad arco e anzichè seguire il percorso standard verso la Pala di Cherle (circa venti minuti piu avanti) che faró al ritorno, vengo attratto da alcuni segni blu sulle rocce e da un cartello di legno con indicazioni su Cima Levante, percorso diretto e ripido. Il sentiero è molto ripido e sassoso (occhio alla vipere), nessun segnale, segnavia od ometto di sassi ma solo una leggera tracciatura dovuta agli scarponi dei "colleghi" arrampicatori; il percorso è sfiancante e ad alleviare la fatica è la continua ed emozionante presenza di residuati bellici  (garitte, barattoli, filo spinato), ad un certo punto ce un pezzo attrezzato con una corda e poi, finalmente, le prime stelle alpine.
Raggiungo il sentiero 114 (che alla Pala di Cherle avrei preso lasciando il 108) con ometto di sassi a segnare l'intersezione e mi dirigo verso la vetta. Moltissimi i segni della grande guerra durante il percorso 114 che poi tramuta in 115 in direzione cima. Arrivo in vetta con croce annessa, firmo il libro e mi godo l'incredibile distesa di stelle alpine e la panoramica sul carega. Sulla cime è presente anche una postazione di guerra.
Scendo seguendo il 115,114 verso la pala di Cherle con occhi sempre verso i cippi dei vari battaglioni militari che hanno presidiato l'area un secolo fa. Alla pala di Cherle prendo il 108 e in un meno di due ore sono al parcheggio di Maso Michei incrociando pure un camoscione.
Ad oggi una delle vette piu suggestive mai raggiunte.

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