mercoledì 21 settembre 2016

CIMA VIOZ (08/08/16)


CIMA VIOZ (08/08/16)

Regione: Trentino Alto Adige Trento
Gruppo: Alpi Orientali - Alpi Retiche - Gruppo Ortles Cevedale
Elevazione: 3645m slm
Tipologia: Conquista della cima e ritorno 
Itinerario: Dalla cabinovia Pejo fino al Rifugio Doss Gembri con il 138, poi 105 fino al Rifugio Mantova e cima, ritorno a ritroso ma con seggiovia da Doss Gembri alla cabinovia. 
Percorso: Sentiero segnato
Percorrenza: 7,5h senza soste
Dislivello: 1600 (2600 totale)
Difficoltà: EED
Libro di vetta: no
Croce di vetta: si
Flora e fauna intravisti degni di nota: nulla
Densità escursionistica: Media
Punti d'appoggio: Rifugio Mantova.
Note: Percorso molto impegnativo e  con tratti molto esposti e attrezzati, il panorama dalla cima ripaga la fatica ma evidenzio che non è un percorso per tutti, sia in termini di fatica che di esposizione.

Partiamo in tre da Verona alle 6:00 con colazione e rifornimento e arriviamo alla Cabinovia di Pejo alle 8:30 dove con 15€ prendiamo la cabinovia che arriva al primo passo dove poi prendere la seggiovia (che troverete a destra rispetto al monte Vioz camminando 5 minuti sul sentiero), noi saliamo inconsciamente credendo di essere al Doss Dei Gembri per un ora sul 138 fronte monte con un dislivello di ulteriori 600m oltre ai 1000 gia previsti. Arriviamo al Doss dei Gembri (ma scopriremo solo al ritorno che ce una seggiovia che ti fa risparmiare tempo e ginocchia) dopo un impervia e ripidi salita tra ruscelli e boschetti. Risaliamo per il 138 con piacevole sentiero contornato ad un ottima giornata, sulla vetta si intravede il nerissimo (e lontanissimo) Rifugio Mantova; circondato lo spiovente dente del Vioz e croce annessa, il sentiero inizia ad avere zone esposte (mai violente) dove aiutarsi con le manibe qualche filo metallico; si seguono i segnavia biancorossi e gli ometti su un tracciato sempre segnato bene e si arriva al Brinck, una zona completamente attrezzata con scale e filo metallico (personalmente ritengo non la piu esposta) e si parte con una faticosa ascesa alla vetta che si raggiunge in 5h (4 se fossimo partiti dal Doss dei Gembri) con altre zone attrezzate e tortuosi tornanti. Al Mantova troviamo un bel rifugio ma una schiva ospitalità, un menu magrissimo e una pasta cruda; buona invece la carne e Salà. Vista l'ultima tratta della cabinovia prevista per le 18:30 iniziamo a salire alla croce vetta in meno di 15 minuti e con altri 5 al palo di sommità, coperto di neve ma senza necessità di piccozza. Sopra una spettacolare panoramica sulle dolomiti, sulle Alpi carniche, gli occhi sono tutti per il lontano ma imponente Monte Rosa. La discesa è ripida e fino al Brinck impegnativa, superato il dente la discesa e morbida tra sentierini popolati da greggi di pecore nere; arriviamo al lago del Doss dei Gembri e scopriamo la seggiovia che ci permette di arrivare in tempo alla cabinovia prima che chiuda evitando tre ore di cammino fino a Pejo alle nostre gia provate ginocchia.



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