mercoledì 9 agosto 2017

CIMA BAFFELAN E CORNETTO (15/05/17)


CIMA BAFFELAN E CORNETTO (15/05/17)
Regione: Veneto, Vicenza
Gruppo: Prealpi venete, Piccole Dolomiti, Sengio Alto
Elevazione: 1899m slm (Cornetto)
Tipologia: percorso ad anello con conquista delle cime.
Itinerario: da passo Campogrosso via sentiero 149 fino a passo Baffelan, poi sent.alpinistico fino a Monte Baffelan, 149 fino a monte Cornetto e rientro via 170 fino a passo Campogrosso.
Percorso: Sentiero e traccia segnata
Percorrenza: 5,5h 
Dislivello: 650m
Difficoltà: EE (monte Baffelan alpinistico)
Libro di vetta: Si (solo Cornetto)
Croce di vetta: si ambo le cime
Flora e fauna intravisti degni di nota:   Nulla
Densità escursionistica: tre escursionisti
Punti d'appoggio: Rifugio Campogrosso
Note: Percorso interessante e tecnico sulla montagna preferita dagli alpinisti vicentini.
Il sentiero, quasi sempre ben segnato, si muove in ambiente roccioso dolomitico. Personalmente se le relazioni trovate in giro fossero state "meno da fighetti", avrei portato un 20m di corda per una discesa in doppia in un paio di punti sul Baffelan. L'idea era di toccare anche le Ofre e i tre Apostoli ma essendo in compagnia non ho voluto forzare il giro gia impegnativo.

Oggi siamo in due, l'impavido Vito (mio collega, compagno di corso di arrampicata e salitore con me sul Piz Galin).
 Partiamo di buon ora da casa e alle 8:30 iniziamo il percorso che parte subito sotto il rifugio Campogrosso, ad un quarto d'ora da Recoaro (Vi); il sentiero parte da sotto la falesia della Sisilla subito ispido e ripido e in circa quaranta minuti ci fa sfiorare la prima cima, le Ofre, un collinotto poco frequentato e senza traccia, subito dopo agganciamo il passo del Baffelan; da li parte il sentiero alpinistico che porta in vetta all'omonima vetta; la via è su roccia buona e porta passaggi di I, II e un III grado, ci sono alcuni anelli, ma come noi, si puo salire serenamente slegati (le altre tre pareti partono dal IV al VII, un monticello piuttosto desiderabile). Vito sulla roccia si muove meglio di me arriviamo in vetta in 15 minuti, sulla sommità è presente un ometto e subito sotto una croce in metallo; l'ambiente è suggestivo e ricorda una vetta da 3000 anzichè un 1700.
Scendiamo con qualche difficoltà (non avevamo materiale ma era meglio una discesa in doppia) e riprendiamo il sentiero 149 scendendo da un fastidiosissimo e scosceso vallone che porta ad una serie di gallerie belliche molto affascinante. Aggiriamo le tre cimette degli Apostoli, senza traccia ma probabilmente fattibili, ma non voglio forzare la giornata essendo in coppia. Nel frattempo il Cornetto davanti a noi sembra inaccessibile. Il sentiero prosegue con qualche ponticello in metallo e qualche parte attrezzata con cavo. Si arriva alla forcella del Cornetto ma prima troviamo l'ultimo ponticello franato (ci aveva avvertito il gestore del rifugio che da poco era successo sto malanno) ma lo aggiriamo con molta attenzione su una cengietta di 30cm con sotto il vuoto. La salita verso la nostra ultima cima parte con un escursionista che scendendo, ci rassicura sulla stabilità del resto del percorso. La via parte con un III grado completamente attrezzato da catena, un piccolo canalino di I e poi il sentiero termina con un area di mughi e la panoramica vetta con croce e campana.
Tempo per due foto e riprendiamo la via del ritorno fino al (gia superato in andata) Passo degli Onari dove prendiamo prima il 176 e poi il 170, anche qui su sentiero esposto ma attrezzato con cavi metallici. Scesi dalla montagna proseguiamo su sentiero erboso circumnavigando il massiccio a ritroso finendo diretti nuovamente sotto la Sisilla e quindi al rifugio per un ottimo piatto di bigoli.

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