lunedì 21 agosto 2017

CIMA BIAENA (30/05/2017)


CIMA BIAENA (30/05/2017)
Regione: Trentino Alto Adige, Trento
Gruppo: Prealpi bresciane, Bondone/Stivo
Elevazione: 1622m slm
Tipologia: percorso ad anello con conquista della cima
Itinerario: da malga Somator via 673 con ferrata del Somator, Cima Biaena, proseguimento del 673 fino a malga Somator
Percorso: Sentiero segnato
Percorrenza: circa 2,30 totali
Dislivello: 388m
Difficoltà: EEA
Libro di vetta: no
Croce di vetta: si
Flora e fauna intravisti degni di nota:   Nulla
Densità escursionistica: una coppia di tedeschi alla baita Biaena
Punti d'appoggio: Malga Somator, Baita Biaena, bivacco di cima
Note: Cima che avevo archiviato quest'inverno a causa del pezzo ferrato, corto ma insidioso; settimana scorsa sull'Altissimo ha catturato la mia attenzione dalla cima per la sua affilata forma da pinna di squalo, pertanto mi son detto..visto che a quote piu alte ce ancora resti di neve e soprattutto maltempo..famo il Biaena va!

Parto con calma vista l'oretta di strada che mi separa dal punto di partenza. L'arrivo è tuttaltro che semplice e il navigatore non segna malga Somator, quindi perdo mezzoretta. Da Rovereto si sale verso Villa Lagarina, poi verso il lago di Cei e al bivio per passo Bordala. Si supera l'abitato di Bordala e pochi metri dopo sulla sinistra ce lo svincolo per la Somator. Si percorre una stradina stretta asfaltata fino ad un bivio con indicazioni ancora per la malga e altri sentieri, li consigliano di posteggiare e io siccome son ospite, seguo le richieste. Indosso imbrago e scarponi e seguo per la malga che appare dopo circa 500m sulla sinistra. Il locale è chiuso ma sembra un carinissimo e rimodernizzato ristorantino con vista Val d'Adige; da li il 673 si biforca nel suo anello, dritta la via normale (che sarà il mio tracciato di ritorno) e a destra nel bosco per la ferrata del Somator. Il sentiero si inoltra ripido nel bosco a zigzag che, complice il caldo e la tarda ora mi fa sudacchiare gia un paio di camicie. Il percorso nel bosco è piacevole e si alterna a tratti panoramici con vista strapiombante sulla valle e Rovereto. Dopo circa 40 minuti raggiungo il primo tratto attrezzato a superare un insidioso (ma non troppo) canalino, da li poi si sbuca in cresta e si trovano altri tratti attrezzati, piu per sicurezza che per necessità. Arriva finalmente il punto chiave, un tratto attrezzato con cavo e pioli che supera 15/20m di parete tra il III e il IV grado; indosso il casco e libero i moschettoni quindi. La cavalcata non è difficile ma gli "aiuti" dimezzano la fatica e soprattutto il dissipatore si rende necessario in quanto sotto di noi ce la valle che strapiomba per oltre 200m (sconsigliato se pur breve ai vertiginosi). Supero l'ottimo (al tempo della relazione) tratto di ferrata e proseguo per altri 10 minuti nel bosco finche giungo nell'ampia area sommitale dirigendomi verso la croce di vetta. Nella zona è presente una piccola cappella, la carinissima (e chiusa) baita della SAT "Monte Biaena" dove mi ristoro (è presente una fontanina) e infine punto al culmine della cima dove sono presenti resti bellici tra cui una galleria trasformata in bivacco (con tanto di porta in legno e due stanze ricavate all'interno; ce una panca ma l'area e zozza, meglio avere il sacco a pelo) esattamente sotto la vetta dove è presente una grande croce. Tempo per due foto e riscendo in circa 50 minuti per il proseguo del 673 (il segnavia è all'altezza della cappella) arrivando alla malga su sentiero escursionistico che alterna tratti da E a EE. Giro molto corto per passare mezza giornata su una simpatica cima rendendo un po frizzante il sentiero con il tratto attrezzato.

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