sabato 20 gennaio 2018

Resoconto 2017

Anche se sono un (bel) po indietro con le relazioni sulle montagne, ci tenevo a fare il punto sull’annata appena passata; un annata dove si è appreso molto, ci si è divertiti molto, si è rischiato un po ma mai in maniera eccessiva; un’annata piu quantitativa che qualitativa ma da punto di vista esplorativo, molto importante e per alcuni aspetti..unico

L’anno 2017 doveva essere l’anno della svolta, l’escursionista doveva diventare alpinista, l’anno successivo allo svezzamento del collezionista di cime, l’anno dove dovevo dimostrare a me stesso quanto potevo azzardare, quanto in la potevo arrivare.
Beh ho centrato tutti i miei obbiettivi..ma...ve li elenco qui sotto che facciamo prima.
- 100 cime totali
- 100 cime annue
- prima ascensione appennina
- completamento del massiccio del Baldo in invernale
- completamento del gruppo Carega
- completamento del gruppo Zugna Levante
- completamento del gruppo Sengio Alto
- raggiungimento della cima piu alta del Veneto
- raggiungimento della cima piu alta delle Dolomiti
- raggiungimento della cima più alta delle prealpi venete.
- prima cima inviolata.
- ascensione della quarta cima piu alta del trentino alto adige in solitaria.
E ora la classifica delle cime 2017
- cima più alta: Zufallspitze (3757m)
- cima piu bassa: cima Trappola di Vallarsa (1398m)
- cima piu isolata: cima Bisorte
- cima piu facile: cima Castelberto
- cima più difficile: Zuffalspitze
- cima piu pericolosa: cima uomo
- cima piu ardita: cima Lovaraste
- cima piu brutta: Borcoletta
- croce piu bella: cima Roite
- cima piu affascinante: cima Lovaraste
- cima piu deludente: Cima di Cece
- cima piu sorprendente: cima Bisorte
- cima piu desiderata: Bella Lasta
- cima del cuore: Cherle
- cima piu bella: cima Bisorte

Non vi sto qui ad elencare il perchè e il per come di ogni scelta, ma una parola per la Bisorte, visto che oltre alla cima piu bella è anche la piu votata..la spendo.
Non credevo nemmeno di farla quel giorno, ma poi ce l’ho fatta stare..se mai ci andrete non aspettatevi l’everest o il cervino, anzi, quest’ultimo un po si vista la forma piramidale. Cima Bisorte si erge solitaria all’estremo nordovest del Pasubio come un faro, collegata al monte Buso da un esile cresta con un antica traccia militare. La cima si puo raggiungereda Malga Bisorte o da Giazzera. Il percorso in cresta richiede assenza di vertigini e un po di pratica di arrampicata per il tratto finale, in discesa si puo disarrampicare o fare una breve doppia. Sulla cima oltre al segnale trigronometrico e il libro nascosto li vicino, si possono notare resti di postazioni belliche quasi distrutte. Mi è piaciuta tanto perchè è dimenticata, ha una forma affascinante, un tratto non banale per raggiungerne la base e  una divertente arrampicata per conquistarla.
Il Cherle poi rimarrà nel cuore, non avendo prove ne fisiche ne cartacee di ascensioni precedenti per me rimane un importante obbiettivo che pochi possono vantare sul proprio diario.

Durante l’anno oltre alle suddette 104 cime, ci siamo dilettati a vari allenamenti su Baldo e Carega, abbiamo completato due corsi di arrampicata, uno di alpinismo invernale, saliti su vaji (couloir), vie alpinistiche e ghiacciai. Insomma è stato un anno molto ma molto attivo.

Obbiettivi per il prossimo anno? Sicuramente più qualità, nomi e catena piu celebri, poi un 4000 o almeno l’Ortles, il Cherle (e magari i Campanili, cosi completerei Pasubio e Piccole Dolomiti) in invernale, una cima estera e poi boh, staremo a vedere..voi rimanete sintonizzati!

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