venerdì 25 maggio 2018

CIMA CASTELBERTO (12/11/2017)


CIMA CASTELBERTO (12/11/2017)
  • Regione: Veneto, Verona
- Gruppo: prealpi venete, altipiano della Lessinia
- Elevazione: 1756m slm
- Tipologia: Conquista della cima e ritorno.
- Itinerario: da malga Lessinia per strada forestale e poi sentiero 257 fino alla cima e ritorno.
- Percorso: Sentiero segnato
- Percorrenza: circa 2h totali
- Dislivello: 200m
- Difficoltà: T
- Libro di vetta: No
- Croce di vetta: No
- Flora e fauna intravisti degni di nota: Nessuna
- Densità escursionistica: una trentina di persone.
- Punti d'appoggio: Rifugio Castelberto, Malga Lessinia
- Note: Giro semplice per tutti in ambiente alpestre, la percorrenza è perlopiù su ampia strada forestale chiusa al traffico. Numerose testimonianze belliche sul percorso e in particolare sotto la cima.

Quasi 15 giorni di stop per impegni vari mi portano quasi al soffocamento cittadino e approfitto della  mezza giornata libera per salire ad una cima senza troppe pretese assieme al compare Vito, gli amici Maurizio e Cristiano appassionati di escursioni e consorti. L’escursione è classificata turistica è la percorrenza di due ore, il dislivello esiguo e il sentiero elementare lo livellano ad essere veramente alla portata di tutti nonostante come oggi fossimo con cattivo tempo e neve a terra.

Partiamo da malga Lessinia dopo il paese di Erbezzo e scarpiniamo in leggera salita con a sinistra lo skyline completo del Baldo e alle spalle i fratelloni innevati di Adamello, Presanella, Carrè Alto e Brenta e dall’altro lato un innevatissimo e maestoso Carega con le piu vicine Tomba, Sparavieri e Trappola a fare da cornice. In meno di un ora di semplice passeggiata si arriva al rifugio Castelberto che saltiamo per puntare alla vicina area delle trincee dove si determina la sommità del monte. La neve ha colmato le fosse quindi rientriamo al rifugio congelati a darci carica con un buon Bombardino. Dopodiché riprendiamo marcia inversa con le nubi che ci avvolgono e scendiamo a malga Lessinia, celebre per gli gnocchi “sbatui” e pranziamo per poi riprendere la vettura.

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