lunedì 25 settembre 2017

CIMA PUNTA PENIA (19/06/2017)


CIMA PUNTA PENIA  (19/06/2017)
- Regione: Trentino alto adige, Trento 
- Gruppo: Alpi Orientali, Gruppo Marmolada
- Elevazione: 3343m slm
- Tipologia: conquista della cima e ritorno.
- Itinerario: da monte della bidonvia di Pian dei Fiacconi per traccia su ghiacciaio, sentiero attrezzato e nuovamente traccia fino in vetta e percorso a ritroso 
- Percorso: Sentiero segnato, traccia su ghiacciaio
- Percorrenza: circa 5h
- Dislivello: 750m
- Difficoltà: AG EEA
- Libro di vetta: no
- Croce di vetta: si
- Flora e fauna intravisti degni di nota: Gracchi alpini in vetta
- Densità escursionistica: una dozzina buona di alpinisti
- Punti d'appoggio: Rifugio Pian dei Fiacconi e Rifugio Punta Penia
- Note: Classica alpinistica sulla cima piu alta del Veneto e delle Dolomiti, ghiacciaio crepacciato e ben coperto ad inizio stagione.

Dopo il corso d'arrampicata con Vito e Marco (colleghi) ci eravamo ripromessi con la nostra guida Michele di fare almeno un uscita su ghiacciaio e anche se inizialmente volevamo andare in zona Ortles, Michele ci fa capire che almeno per gli altri era meglio qualcosa di piu morbido e inoltre conosceva meglio la Marmolada. Con il pacco di Marco recuperiamo Gerry, altro collega con un paio di escursioni alle spalle, partenza alle 5:00 da Verona Nord e arrivo alla bidonvia di passo Fedaia alle 8:00 dove parcheggiamo, ci attrezziamo e saliamo per l'impianto di risalita fino a Pian dei Fiacconi dove dopo dieci minuti di salita su roccia e un po di lezione di Michele ci imbrachiamo e iniziamo la salita in conserva sul leggendario ghiacciaio seguendo la visibile traccia dove superiamo un paio di cordate e in meno di due ore arriviamo ad attacco della ferrata. Sulla parte attrezzata rimaniamo in conserva e utilizziamo comunque le longe; il percorso è molto divertente e quasi mai esplicitamente esposto, ogni tanto è naturale voltarsi e guardare il ghiacciaio in tutta la sua bellezza. Arriviamo alla "schiena del mulo", l'ultima parte dove si sale in camminata per circa 15 minuti fino alla croce di vetta e alla limitrofa capanna. La soddisfazione è tanta, soprattutto per Gerry e Vito ai loro primi 3000 ma anche per il sottoscritto alla sua prima esperienza sul ghiacciaio. Merenda e foto e poi Michele incita per la discesa, teme lo scioglimento del ghiaccio e le eventuali cadute adesso connesse. Ora sono in testa con Michele in coda, la caduta arriva, fortunatamente non in una crepaccio ma scivolando su vetrato (Potete trovare il video sulla tendina alla vostra destra nella sezione video) e uscendone con un'ottima presa da parte di tutta la cordata. La neve inizia a mollare e i crampi ai neofiti ad arrivare. In un paio d'ore siamo al rifugio ma a Gerry, sfinito come Vito, manca un rampone e quindi io e Michele risaliamo nuovamente il ghiacciaio dove troviamo l'arnese ad 1/3 del ghiacciaio. Riscesi ci godiamo una birra e un bel primo al rifugio per poi riscendere in bidonvia fino al parcheggio. 

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