lunedì 3 settembre 2018

CIMA COCCA, CARRET, TOMEABRU, PARÌ, SCLAPA E ORO (19/06/2018)



CIMA COCCA, CARRET, TOMEABRU, PARÌ, SCLAPA E ORO (19/06/2018)
- Regione: Trentino Alto Adige, Trento
- Gruppo: Alpi di Ledro, Oro e Parì 
- Elevazione: 1991m slm (Parì)
- Tipologia: Giro ad anello con conquista delle cime 
- Itinerario: Da Mezzolago per sent.0454, traccia e rientro per 0453 
- Percorso: Sentiero segnato, traccia non sempre segnata
- Percorrenza: circa 8h senza soste
- Dislivello: 1600m
- Difficoltà: Ee
- Libro di vetta: Si (solo Parì)
- Croce di vetta: Carret, Parì, Sclapa e Oro
- Flora e fauna intravisti degni di nota: Nulla
- Densità escursionistica: 5/6 persone
- Punti d'appoggio: nulla.
- Note: Interessante anello su cime dimenticate teatro della prima guerra mondiale.


Parto di buonora da casa per fare questo giro che volevo fare da tempo e per far coincidere meteo e numero di cime annue, quest’anno molto sotto la media. Alle 8:00 scarse sono a Mezzolago sullo splendido specchio blu di Ledro e mi incammino per il ben tracciato e ripido sentiero militare 0454 che in mezzo al bosco mi porta in un’ora e mezza alla desolata cima Cocca dove giacciono i resti di una postazione militare e dove la vista su lago e alpi di Ledro, Cadria in primis e Baldo sono sensazionali. Riprendo il sentiero e sbuco in una verde vallata a ridosso di malga Saval e toccando prima cima Carret e poi Tomeabru sempre in mezzo a trincee ormai coperte da manti erbosi. La giornata è molto calda e i moltissimi i setti da bassa quota la rendono ancora piu insopportabile. Mi incammino dalla bocca Saval, limitrofa alla malga per traccia ben visibile verso sud risalendo la dorsale di cima Parì dove incontro una coppia tedesca in discesa. La vetta è colma di mosche, probabilmente attratta dai resti delle vivande di chi la visita e quindi rimango poco incamminandomi sempre per traccia militare e trincee in una cresta piuttosto affilata che mi porta a cima Sclapa dove pranzo poco sotto nei pressi della piccola croce di vetta. Riprendo il cammino dove incrocio un escursionista toscano con il quale scambio due chiacchere e inizio la discesa a valle verso bocca Dromaè per poi risalire cima Oro, anch’essa colma di mosche, dove giace un ometto mentre la croce di vetta si trova sull’antecima. La discesa avviene su trincea prima e ottimo sentiero poi con ottimi scorci sul lago di Ledro fino alla macchina.

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