mercoledì 3 ottobre 2018

CIMA FOCOBON (09/08/2018)


CIMA FOCOBON (09/08/2018)
Regione: Trentino Alto Adige, Trento
- Gruppo: Alpi Orientali, Pale di San Martino
- Elevazione: 3054m slm
- Tipologia: Conquista della cima and back.
- Itinerario: Da Gares per per set 754 e 755 fino ai piani di Campido poi per tracce di sentiero alla Cima
- Percorso: Sentiero segnato, traccia non sempre segnata
- Percorrenza: circa 9,5h senza soste
- Dislivello: 1680m
- Difficoltà: EE A III+
- Libro di vetta: si
- Croce di vetta: si
- Flora e fauna intravisti degni di nota: Camosci e marmotte
- Densità escursionistica: nessuno
- Punti d'appoggio: Rif. Mulaz, Malga Stia.
- Note: Eccezionale punto panoramico sulle Pale, ascensione tecnica, impegnativa sia dal punto di vista fisica che dell’orientamento.

Il giorno prima non sapevo decidermi, sapevo solo che volevo stare sulle amate Pale. Ero piu propenso alla cima dei Bureloni, piu vicina (dalla Val  Venegia) e molto meno tecnica; ma una relazione sulla stessa che la descriveva come una faticaccia tremenda e il mio stato mentale molto esaltato dall’appena salito Ortles mi ha fatto orientare su questa vetta, cosi dimenticata, cosi poco relazionata. Parto prestissimo per raggiungere Gares, delizioso e sperduto borgo nel bellunese. Alle 7:30 sono alla partenza e nonostante tre giorni prima fossi stato un morto che cammina e la sveglia stamattina sia stata quasi una notte in bianco, sono stranamente in forma e motivato, tanto che il mio pensiero è Focobon ma con il punto di domanda su cima Campido qualora mi fossi trovato a dover rinunciare al mio obbiettivo per motivi tecnici. Risalgo i sentieri della val di Gares raggiungendo i piani di Campido in ben 3 ore e mezzo di salito, faticosa, ma mai complicata gustando cime come lo Zopel o la celebre Taida, un bastione roccioso spaccato a metà da una profonda fessura. Lascio quindi il sentiero e mi inoltre nel circolo glaciale in mezzo a ghiaia e rocce rotte seguendo una lieve traccia di sentiero che si fa spazio tra la Campido, di cui si vede gia un’appetitosa traccia e la mia Focobon, che pare irraggiungibile. Mentre risalivo alla volta del passo di Focobon, complice la solitaria, la tentazione di mollare mi e sopraggiunta piu volte, la Campido era troppo saporita e la Focobon sempre piu ostica e con sempre meno ometti a rassicurami. Arrivo al passo e viro verso la cima e omonimo campanile. Iniziano le difficolta tecniche, prima un traversino di II abbastanza divertente e poi lui, il temuto camino di III, che da sotto sembrava ovviamente di IV ma poi guardando meglio, fessure ed appigli sono presenti in discretaquantità. Non conoscendo la roccia opto per assicurarmi ma credo che molti, ovviamente solo per la salita, non lo abbiano fatto. Metodo Casarotto e via, si arrampica che è un piacere, l’unico pensiero il fatto di essere solo, ma non me lo ha ordinato il dottore, quindi bando alle ciance! 
Tecnicamente sono due tiri ma ad 1/3 del primo, inizio a preoccuparmi in quanto non trovo chiodi e mi rendo conto che è una scivolata da li potrebbe sicuramente essere già fatale. Approffito di un piccolo spazio per i piedi per fare una clessidra, avanzo sereno fino a 30m, sosto con due nuts ben salde. Scendo e recupero lo zaino per poi risalire a memoria. Secondo tiro, anche qui zero chiodi, ne pianto io uno a metà con il martello della picca e proseguo fino alla fine del camino dove finalmente scorgo presenza umana; un cordino per la calata. Scendo e ripiglio lo zaino e via. Questo tratto mi fa perdere un’ora ma la riuscita dell’ascesa mi fa salire un esaltazione da paura. Nonostante sia provato, salgo come una freccia verso la cresta, la traccia e lieve mai tuitiva e in poco arrivo all’antica croce di legno. Mulaz e relativo rifugio, Campido, le pale e sullo sfondo tutto il resto. Magia..ma il tempo stringe, quindi foto, firma sul libro, pranzo veloce e via in discesa, che grazie alle doppie mi fa muovere in velocità (ovviamente mentre scendevo in discesa ho scorto i punti fissi di calata che in salita non avevo visto, recuperandomi il chiodo) mettendoci poco piu di 3h ad arrivare alla macchina per la stessa via.
Ovviamente Campido è rimandata.

Non ce nemmeno un bar per una birra, pazienza, la soddisfazione per la conquista rimane comunque tanta e mi accontento di un Ichnusa in Autogrill. 

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